Lilium – Spazio Medico

Prepararsi al caldo è prendersi cura di sé: guida per un’estate senza rischi

A cura del team Lilium Spazio Medico via Roma 62, Cuneo

Prepararsi al caldo è prendersi cura di sé: guida per un’estate senza rischi.

Il caldo non è più un’eccezione, ma una costante sempre più aggressiva. In un’Italia attraversata da anticicloni africani e temperature ben oltre la norma stagionale, l’estate ha smesso di essere una stagione di sollievo e libertà per trasformarsi, ogni anno di più, in una sfida per il nostro corpo. Non è solo una percezione: il caldo si è fatto più estremo, duraturo, invasivo. E con lui aumentano i rischi per la salute, anche per chi non rientra nelle categorie considerate “fragili”. Ma come possiamo prepararci, adattarci, proteggerci? La risposta, sorprendentemente, parte dal nostro stesso organismo.

In questi giorni, un robusto anticiclone africano sta avvolgendo l’Italia, spingendo la colonnina di mercurio verso valori insolitamente elevati: +35, +37, e in alcune città punte vicine ai +40 °C. L’aria calda si espande dal Mediterraneo verso l’Europa centrale, disegnando una mappa climatica sempre più rovente. E i meteorologi avvertono: l’estate che ci attende potrebbe essere tra le più torride degli ultimi decenni. Non si tratta di allarmismo, ma di fisiologia. E il nostro corpo, prima ancora delle nostre abitudini, è chiamato a una riconversione.

Quando le temperature salgono oltre una soglia critica, il nostro sistema di termoregolazione comincia a mostrare segni di affanno. Il cuore accelera i battiti per disperdere calore attraverso il flusso sanguigno, mentre la pressione può calare bruscamente. Sudiamo di più, ma con il sudore perdiamo anche acqua ed elettroliti essenziali. Il risultato? Crampi, affaticamento, confusione mentale. Nei casi più gravi, si rischia il colpo di calore: una condizione che può colpire chiunque, non solo bambini o anziani.

Il concetto di “caldo estremo” è relativo, in quanto ognuno reagisce in modo diverso, in base alla salute individuale e all’abitudine al calore. Ma i meccanismi di base sono gli stessi: se la temperatura corporea supera i 40 °C, i sistemi biochimici interni iniziano a incepparsi. Cuore, reni, cervello e muscoli rischiano danni anche irreversibili se non si interviene tempestivamente.

Il colpo di calore può derivare da due fattori: un ambiente molto caldo e umido, oppure un esercizio fisico intenso in condizioni ambientali critiche. Nei soggetti anziani, spesso basta l’ambiente; nei giovani, lo sport al sole può essere il detonatore. I segnali da riconoscere sono inequivocabili: temperatura corporea oltre i 40 °C, nausea, battito accelerato, pelle calda e secca, confusione, talvolta svenimento.

La diagnosi è per lo più clinica, ma nei casi dubbi si ricorre a esami del sangue per valutare elettroliti, funzionalità renale e muscolare, e un esame delle urine. In caso di sospetto, è cruciale raffreddare il corpo subito: spostarsi all’ombra, togliere gli abiti, applicare impacchi freddi, vaporizzare acqua sul corpo. Attenzione, però: niente alcol sulla pelle e niente antipiretici senza indicazione medica.

La perdita di sali minerali attraverso la sudorazione è uno degli effetti più subdoli del caldo. Sodio, potassio, magnesio, calcio: sono i guardiani invisibili dell’equilibrio idrico e della trasmissione degli impulsi nervosi. La loro carenza può provocare stanchezza, crampi, mal di testa e, nei casi peggiori, compromettere il funzionamento di cuore e reni.

Come reintegrarli? Con attenzione e buon senso. Frutta, verdura, yogurt, legumi e acqua (anche quella del rubinetto) forniscono un apporto prezioso. Per gli sportivi, o in caso di sudorazione intensa, possono essere utili anche integratori o sport drink, purché bilanciati e poveri di zuccheri. Un’alternativa può essere un succo fatto in casa a base di limone, arancia e miele: una soluzione gustosa e remineralizzante, adatta a chi ha bisogno di reintegrare rapidamente.

Il corpo si può allenare al caldo? Sì, ma con gradualità e intelligenza. L’acclimatamento al calore è una forma di allenamento fisiologico: con esposizioni controllate e progressive, il corpo impara a gestire meglio lo stress termico. Bastano due settimane di attività fisica moderata in condizioni calde – 60-90 minuti al giorno – per ottenere benefici evidenti: maggiore sudorazione (più efficiente), minore perdita di sali, aumento del plasma e miglior controllo della temperatura interna. È come insegnare al corpo a respirare in un ambiente nuovo.

Il confine fra adattamento e pericolo è però sottile: uno studio dell’Università di Ottawa, pubblicato su PNAS, in cui i volontari esposti a 42 °C e 57% di umidità per 9 ore non riuscivano più a mantenere stabile la temperatura corporea, ha dimostrato come il nostro limite termico sia più basso di quanto immaginassimo. Ed è un limite che il clima attuale si avvicina sempre di più a superare.

Ecco allora alcune strategie intelligenti per proteggersi: è bene vestirsi leggeri con tessuti traspiranti e chiari, bere spesso (acqua, ma anche tisane fredde o infusi); rinfrescare il corpo con docce tiepide, panni bagnati, spruzzi d’acqua; evitare attività fisica intensa nelle ore calde; non lasciare mai persone o animali in auto al sole, arieggiare la casa la notte e al mattino presto; fare pasti leggeri e ricchi di frutta e verdura. Inoltre è importante monitorare i farmaci che si assumono, in quanto per esempio diuretici e antipertensivi possono aumentare il rischio. Dobbiamo poi imparare sempre di più a riconoscere i segnali del nostro corpo: affaticamento, sete, vertigini non vanno ignorati. Infine è essenziale adattarsi gradualmente al caldo, esponendoci sempre con giudizio e buon senso.

Il cambiamento climatico sta riscrivendo i confini della nostra fisiologia: il caldo, un tempo percepito come una parentesi estiva, sta diventando un fattore ambientale dominante, con effetti a catena su salute, alimentazione, urbanistica e stili di vita. Adattarsi non è più una possibilità: è una necessità. Ma possiamo affrontare questa nuova era termica con consapevolezza, curiosità e intelligenza, prendendoci innanzitutto cura del nostro corpo come di una macchina delicata, che ha bisogno non solo di carburante – acqua, sali, riposo – ma anche di manutenzione e rispetto. Perché il caldo non perdona, ma nemmeno ci coglie impreparati se impariamo ad ascoltarci. E, soprattutto, ad allenarci a vivere in un mondo che cambia.

Affrontare il caldo non è solo una questione di resistenza, ma di attenzione, prevenzione e cura.
Per ogni dubbio o esigenza – che si tratti di controllare la pressione, monitorare i parametri vitali, fare una visita preventiva o ricevere indicazioni su come affrontare al meglio lo stress da calore – è possibile contare sulla Clinical Manager di Lilium Spazio Medico: un medico di medicina generale sempre presente, attento, disponibile. Una figura di fiducia, pronta ad ascoltare e a prendersi cura del benessere delle persone in ogni fase dell’estate, anche nei momenti più delicati.

Non aspettiamo che il caldo ci sorprenda. Prepariamoci, proteggiamoci, scegliamo la salute.
Tutto lo staff di Lilium Spazio Medico vi augura un’estate serena, sicura e piena di benessere.

 

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