A cura del team Lilium Spazio Medico via Roma 62, Cuneo
Macchie della pelle: quando l’estate lascia il segno, e come la medicina estetica può riscrivere la storia della nostra pelle.
L’estate è un romanzo che si scrive sulla pelle. Ci lascia il ricordo del sole sulla pelle dorata, delle serate lunghe, dei viaggi e della spensieratezza. Ma a volte, quando l’abbronzatura svanisce, rimangono anche tracce meno poetiche: le macchie cutanee. Piccole ombre marroni o brune che si depositano come appunti fuori posto sul foglio bianco della pelle. Un fastidio estetico, certo, ma anche un campanello che ci ricorda quanto sia delicato il nostro equilibrio cutaneo.
Queste macchie, che si concentrano soprattutto sul viso, sul décolleté e sul dorso delle mani, sono fra le problematiche più comuni dopo l’estate. Non colpiscono solo le donne mature: anche le più giovani, specialmente durante la gravidanza o in caso di squilibri ormonali, possono notarle. E non sono solo un problema estetico: raccontano la storia di come la nostra pelle reagisce al sole, agli ormoni, all’età, al nostro stile di vita.
Nel nuovo paradigma della medicina estetica, affrontare le macchie non significa soltanto “cancellarle”. Significa inserirle in un discorso più ampio: prendersi cura di sé, fuori e dentro, per raggiungere quel benessere autentico che fa rima con bellezza. Perché la pelle non è un rivestimento: è il nostro organo più esteso, un diario che registra emozioni, scelte, abitudini.
Dal punto di vista medico, le macchie cutanee — o meglio le discromie — sono aree della pelle in cui si concentra un eccesso di melanina. La melanina è il pigmento che ci protegge dai raggi solari, ma quando viene prodotta in modo disordinato o in eccesso, lascia sulla pelle chiazze di colore più scuro rispetto al tono naturale.
Le due forme più frequenti sono:
• Lentigo solari: macchie tondeggianti, dal marrone chiaro allo scuro, localizzate soprattutto su mani, viso, spalle e décolleté. Sono il segno più classico del foto-invecchiamento, comuni dopo i 50 anni, ma oggi sempre più frequenti anche in età più giovane, complice l’esposizione al sole senza adeguata protezione.
• Melasma (o cloasma): si presenta come un alone bruno diffuso, spesso a “mascherina” sul volto (fronte, guance, labbro superiore, mento). È più complesso da trattare e può insorgere già in giovane età, soprattutto durante la gravidanza o in caso di squilibri ormonali. La differenza fra melasma e cloasma è principalmente di terminologia: il melasma è il termine medico generale per le macchie scure sulla pelle, mentre il cloasma è un termine più specifico e meno utilizzato, che si riferisce al melasma che compare durante la gravidanza o a causa di alterazioni ormonali, come l’uso di anticoncezionali.
Le macchie, tuttavia, non sono tutte uguali. Per questo motivo la diagnosi è fondamentale: non basta “vederle”, occorre capire profondità, origine e tipologia, attraverso visite dermatologiche specialistiche e strumenti che consentano di valutare quanto la discromia sia superficiale o profonda.
Ma perché si formano le macchie?! Le cause principali sono diverse e spesso interconnesse:
• Esposizione solare non protetta: i raggi UV stimolano la produzione di melanina, e nel tempo questa si accumula in modo disomogeneo, lasciando macchie.
• Invecchiamento cutaneo: con l’età il turnover cellulare rallenta, la pelle si rigenera più lentamente e la melanina in eccesso non viene eliminata con efficacia.
• Fattori ormonali: gravidanza, menopausa, contraccettivi orali e squilibri endocrini possono alterare la produzione di melanina.
• Farmaci fotosensibilizzanti: antibiotici, antinfiammatori, psicofarmaci e alcune terapie
possono rendere la pelle più sensibile al sole.
• Cosmetici e profumi: alcune sostanze applicate prima dell’esposizione possono reagire con la luce solare causando discromie.
In sintesi: le macchie sono il risultato di un’interazione fra esterno e interno. Non basta quindi pensare a un trattamento locale: serve un approccio integrato.
Il percorso terapeutico varia in base alla tipologia e alla profondità delle macchie. In linea generale, le soluzioni si dividono in tre categorie: creme domiciliari, trattamenti ambulatoriali e laser.
• Cosmetici e creme schiarenti: utili per macchie superficiali o come mantenimento dopo trattamenti più intensivi. In particolare, ingredienti come Vitamina C, l’Estratto di Zenzero o il Butilresorcinolo, potente inibitore dell’enzima tirosinasi cutanea che lavora in forte sinergia con l’Estratto di Punarnava… hanno un’azione protettiva sul microcircolo, la cui sollecitazione è un elemento chiave nello sviluppo di alcune tipologie di iperpigmentazione, e aiutano a regolare la produzione di melanina, promuovendo un’azione schiarente.
• Peeling chimici: rappresentano un trattamento ambulatoriale molto diffuso. Si basano sull’applicazione di acidi specifici (come glicolico, cogico, azelaico, salicilico) che esfoliano gli strati superficiali della pelle, accelerando il ricambio cellulare e favorendo l’eliminazione della melanina accumulata. Non solo schiariscono, ma stimolano anche la produzione di collagene, migliorando texture e luminosità.
• Laserterapia: è oggi lo strumento più efficace per le discromie più ostinate o profonde. Con apparecchiature di ultima generazione (come il Picolaser Q-Switched e il Laser CO2 frazionato) il raggio colpisce selettivamente la melanina, frammentandola in microparticelle che l’organismo poi riassorbe. È una procedura sicura, indolore e rapida, che in poche sedute può restituire uniformità al colorito. Subito dopo il trattamento, la macchia può apparire più scura o crostificare leggermente, ma nel giro di pochi giorni la pelle rivela un aspetto più chiaro e regolare.
Trattare le macchie è importante, ma ancora più fondamentale è prevenirne la formazione. Questo significa adottare uno stile di vita che sostenga la pelle ogni giorno:
• Protezione solare: mai dimenticare una crema con SPF adeguato al proprio fototipo, non solo in spiaggia ma anche in città, tutto l’anno.
• Alimentazione ricca di antiossidanti: la vitamina C (agrumi, kiwi, fragole, broccoli), la vitamina A (carote, zucca, spinaci) e la vitamina E (olio extravergine, frutta secca) sono veri e propri alleati contro l’invecchiamento cutaneo e la comparsa di discromie.
• Idratazione: bere acqua regolarmente mantiene la pelle elastica e vitale.
• Routine cosmetica mirata: integrare sieri schiarenti o antiossidanti nella skincare quotidiana.
La pelle è lo specchio di ciò che mangiamo, respiriamo e viviamo: non basta cancellare una macchia, bisogna impedire che torni.
Ecco perché, in centri come Lilium Spazio Medico, il trattamento delle macchie non è mai ridotto a un singolo gesto tecnico. È un percorso costruito da un team multidisciplinare: dermatologi, medici estetici, chirurghi plastici, specialisti in laser terapia e nutrizionisti lavorano insieme per affrontare la problematica su tutti i fronti. Dalla diagnosi alla terapia personalizzata, fino al supporto nutrizionale e alla prevenzione a lungo termine.
Il risultato? Non solo una pelle più uniforme e luminosa, ma anche un senso di benessere complessivo. Perché la bellezza vera non è cancellare un difetto: è ritrovare armonia con se stessi, guardarsi allo specchio e sentirsi finalmente a proprio agio.
Le macchie della pelle non sono un destino inevitabile, ma un segnale che la medicina estetica oggi è in grado di leggere e trasformare. Con i giusti trattamenti — peeling e laser in primis — e con un approccio globale che unisce cura esterna e benessere interno, la pelle può ritrovare uniformità e luminosità.
L’estate lascia segni? Sì, ma con gli strumenti giusti possiamo decidere quali conservare come ricordi, e quali invece cancellare per scrivere nuove pagine di bellezza e salute.