A cura del team SPAZIO MORFEO, il Centro del Sonno Lilium Spazio Medico, via Roma 62 Cuneo
Il sonno non è un lusso: è un atto di amore verso noi stessi
“Il sonno è per tutti gli uomini ciò che la carica è per l’orologio.”
“Il sonno, e tutto ciò che lo induce, è per se stesso un piacere.”
“Il sonno è balsamo dell’anima stanca e nutrimento principe del banchetto della vita.”
“Il sonno è l’essere più innocente che ci sia e l’uomo insonne il più colpevole.”
Da sempre, il buon dormire è stato celebrato come uno dei più grandi piaceri dell’esistenza. Filosofi e poeti – da Schopenhauer a Leopardi, da Shakespeare a Kafka – ne hanno intessuto le lodi, consapevoli del suo ruolo vitale per il corpo e lo spirito. Eppure, mai come oggi l’uomo si è allontanato da questo dono naturale.
La nostra epoca ha dichiarato guerra alla notte! Con l’avvento della luce artificiale, abbiamo spezzato il ritmo millenario che regolava sonno e veglia. Le notti non sono più buie, il riposo non è più sacro. I led e gli schermi invadono le nostre stanze con la loro fredda luminosità blu, ingannando il cervello, cancellando il confine tra giorno e notte. Così, il sonno si fa più leggero, più fragile, più sfuggente.
Eppure, il desiderio di dormire rimane insopprimibile, quasi un bisogno primordiale. Perché il sonno non è solo un’interruzione della veglia: è un rifugio, un nutrimento, una promessa di ristoro. Ma siamo ancora capaci di ascoltarlo?
La Giornata Mondiale del Sonno, che si celebra venerdì 14 marzo, rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza di un riposo adeguato e sulle strategie per preservarlo.
Una persona su tre soffre di difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni o risvegli precoci. La quantità di sonno di cui abbiamo bisogno dipende da fattori genetici e dall’età. In generale varia molto da persona a persona: sembra che Albert Einstein dormisse più di dieci ore a notte, mentre a Napoleone Bonaparte ne bastassero quattro. Ma solo a pochi individui sono sufficienti cinque o sei ore di sonno. Secondo la statunitense National Sleep Foundation, agli adolescenti servono mediamente tra le otto e le dieci ore di sonno. Agli adulti, invece, servono dalle sette alle nove ore: pare infatti che pochi riescano a cavarsela con meno di sei ore di sonno, nonostante la diffusa tendenza sociale a glorificare l’operatività a scapito del riposo.
L’insonnia non è solo un fastidio: rappresenta un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari, obesità, diabete, depressione, demenza e disturbi immunitari. Uno studio presentato dall’American College of Cardiology ha dimostrato che chi soffre di disturbi del sonno ha il 69% di probabilità in più di subire un infarto nei nove anni successivi. Inoltre, il sonno interrotto e di scarsa qualità altera la capacità di concentrazione e memoria, incidendo negativamente sulle prestazioni cognitive e lavorative.
Il sonno fisiologico è strettamente correlato alla plasticità neuronale. La deprivazione del sonno può interferire con l’attività dell’ippocampo e contribuire all’eziologia delle fasi depressive. Stati di stress lavorativo e sociale, pensieri intrusivi e preoccupazioni possono disturbare il sonno, portando nei casi più gravi all’insonnia cronica. Questa, se protratta nel tempo, può favorire la comparsa di patologie psichiatriche come ansia, depressione e disturbi dello stress.
Capita a tutti di dormire male ogni tanto, è normalissimo, se però la vita quotidiana comincia a risentirne e se i disturbi del sonno si presentano più di tre volte alla settimana per almeno un mese bisognerebbe consultare un medico. Secondo l’American Academy Sleep Medicine, i disturbi del sonno sono classificati in sei categorie: Insonnia; Disturbi respiratori nel sonno (come la sindrome delle apnee ostruttive, OSA); Ipersonnie di origine centrale; Disturbi del ritmo circadiano; Parasonnie (sonnambulismo, terrori notturni, disturbo del sonno REM); Disturbi del movimento in sonno (sindrome delle gambe senza riposo, RLS). E i segnali di un disturbo del sonno possono includere stanchezza e svogliatezza diurna, mal di testa mattutini, risvegli improvvisi, difficoltà di concentrazione. Dopo una prima valutazione con professionisti esperti in Medicina del Sonno, un metodo diagnostico efficace per individuare disturbi del sonno è la polisonnografia, un esame strumentale che monitora le fasi del sonno e l’attività respiratoria.
Chi soffre d’insonnia sottovaluta il problema? No, ma molti provano una sorta di vergogna: nella nostra società competitiva l’insonnia è stigmatizzata, e ci vuole poco perché una persona che non riesce a dormire passi per incapace o troppo fragile. Poi c’è chi è convinto di non poter trovare aiuto e accetta con rassegnazione le proprie sofferenze notturne come parte della vita. Qualcun altro cerca troppo a lungo di risolvere il problema da solo a forza di tisane, valeriana, caramelle alla melatonina, coperte ponderate e manuali di autoaiuto, di solito senza ottenere grandi risultati. Anche chi si rassegna a consultare un professionista, di solito ci mette parecchio prima di decidersi.
Fortunatamente, la ricerca sul sonno ha compiuto progressi significativi. Un esempio è il daridorexant, un farmaco approvato dall’Unione Europea nel 2022 che agisce bloccando l’orexina, un neurotrasmettitore responsabile dello stato di veglia, e che, a differenza dei sedativi tradizionali, non sembra generare dipendenza e preserva l’integrità del ciclo del sonno. Parallelamente, la terapia cognitivo-comportamentale si sta affermando come un approccio efficace nel trattamento dell’insonnia cronica: insegnando ai pazienti a gestire lo stress e a modificare abitudini disfunzionali, questa terapia può interrompere il circolo vizioso della privazione del sonno.
Al di là dei trattamenti farmacologici, esistono inoltre nell’ambito della corretta Igiene del Sonno alcuni accorgimenti che possono migliorare significativamente la qualità del sonno, come esporsi alla luce naturale almeno 30-60 minuti all’aperto ogni giorno, ridurre l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire, mantenere una routine regolare, fare attività fisica, evitare eccessi di caffeina e alcol che possono alterare il ciclo sonno-veglia.
Il sonno non è un lusso, ma una necessità vitale per corpo e mente. In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, è fondamentale promuovere la consapevolezza sui disturbi del sonno e su come prevenirli. Spazio Morfeo di Lilium Spazio Medico nasce con questo scopo: guidare le persone a riscoprire il valore di un riposo rigenerante.
Investire sul sonno significa investire su longevità, benessere e lucidità mentale. Dormire bene non è tempo perso, ma un atto di cura un atto di cura verso noi stessi.
Per informazioni sul Centro del Sonno SPAZIO MORFEO: segreteria@spaziomedico-lilium.it 0171.693530