A cura delle Dott.sse Fiorella Mondino e Serena Servo, Medici Chirurghi specialisti in Neurologia presso LILIUM SPAZIO MEDICO, via Roma 62 – Cuneo
Dormire bene per vivere meglio: l’importanza del sonno per salute
e forma fisica
Dott.ssa Mondino, perché un buon sonno è fondamentale, anzi potremmo dire “vitale”?
Il sonno è una magia. Non rappresenta solo una pausa, un riposo per mente e corpo, è un tempo durante il quale si svolgono parecchie attività discrete, segrete e pertanto ignorate.
Lungi dall’essere passivo, il sonno contiene un’altra vita altrettanto intensa, questa volta tutta rivolta all’interno di noi stessi. Con il sonno il cervello tira giù la saracinesca, chiude i rapporti con il mondo esterno e riassetta l’intera officina: spazza via molecole degradate attraverso il sistema glinfatico, produce ormoni che promuovono la crescita e la riparazione di cellule e tessuti, sistema la memoria, potenzia il sistema immunitario e svolge tante altre funzioni che nell’insieme conducono alla nostra quotidiana rigenerazione.
Un buon sonno è fondamentale per la salute fisica e psichica.
E’ necessario per godere di una brillante memoria, di buone capacità di attenzione, di concentrazione e di elaborazione di strategie, pertanto è prezioso per il successo scolastico, lavorativo e sportivo.
È persino importante per la nostra forma fisica, perché dormire bene fa aumentare la leptina che è un ormone che induce sazietà, mentre dormire male provoca aumenti di grelina che incrementa il senso della fame. Dopo notti mal dormite è infatti consueto avvertire un incrementato appetito.
Perdere questa ordinaria ma allo stesso tempo straordinaria magia ripartiva e rigenerante è un gran danno che alla lunga predispone a diverse patologie organiche. Eppure, la maggior parte delle persone dorme male, o non dà abbastanza importanza al riposo notturno. Nella nostra società è divenuta consuetudine sacrificare ore di sonno in nome di impegni lavorativi, familiari e mondani.
Oltre alla deprivazione che ci autoimponiamo, vi sono numerosi disturbi del sonno più o meno gravi che ne riducono la quantità o la qualità compromettendone l’efficacia. La Medicina del Sonno ne annovera oggi ben 89, tra i più comuni ricordiamo le varie forme di insonnia, le apnee morfeiche, le sindromi delle gambe senza riposo e le parasonnie.
Dott.ssa Servo, in cosa consiste la vostra attività di specialiste in Neurologia, nell’ambito dei disturbi del sonno?
Quando una persona afferisce al nostro servizio per un disturbo caratterizzato da difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno, o riferisce un sonno non ristoratore, siamo di fronte ad una problematica molto comune chiamata insonnia.
L’insonnia influenza notevolmente la sensazione soggettiva di benessere, fino a determinare alterazioni durante la giornata di tipo psichico e cognitivo.
Rivolgersi a uno specialista del Sonno permette innanzitutto di formulare una corretta diagnosi di insonnia, che sovente è associata ad altre patologie, anche di tipo respiratorio.
Per arrivare a questo, durante la prima visita noi neurologi proponiamo una intervista clinica che valuti il ciclo sonno-veglia del paziente, la sua storia del sonno e alcune domande su eventuali altri disturbi associati
Proponiamo un diario del sonno, da compilare a casa per 1-2 settimane. In alcuni casi possiamo richiedere esami più approfonditi, come la polisonnografia. Arrivare a una corretta diagnosi ci permetterà di impostare un trattamento adeguato, che non necessariamente sarà di tipo farmacologico.
Sovente, infatti, è necessario rivedere quelle che sono le cattive abitudini che mettiamo in atto e che ci impediscono un “buon sonno”.
Quando si parla di igiene del sonno si intende quell’insieme di comportamenti salutari che si devono adottare per favorire un buon sonno.
Ci sono alcuni accorgimenti che possono migliorare la qualità del sonno.
Queste indicazioni, da sole o rafforzate da una terapia psicologica specifica per l’insonnia, potrebbero risolvere il problema senza ricorrere all’uso di medicinali.
Il compito del neurologo è quindi quello non solo di proporre un trattamento farmacologico se indicato, ma di inviare il paziente insonne allo psicoterapeuta che potrà effettuare questo tipo di intervento individuale o, in alcuni casi selezionati, anche di gruppo.
Possiamo quindi concludere dicendo che sì, è possibile guarire dai disturbi del sonno?
Dott.ssa Mondino – Tutte le turbe del sonno sono trattabili, a patto che si giunga a un corretto inquadramento diagnostico (che a volte richiede un approfondimento maggiore rispetto ad una singola visita) e a una terapia mirata, farmacologica o non, spesso combinata.
Ripristinare un buon sonno è sempre possibile.
Non lo si può indurre con la volontà, occorre curarlo se necessario e ricucire con esso un rapporto all’interno del quale si torni ad esserne sedotti.