A cura del Team DSA e metodi di studio di Lilium Spazio Medico, via Roma 62 – Cuneo
Imparare ad imparare: come sviluppare il proprio metodo di apprendimento
Ognuno di noi ha un suo modo di pensare, una sua personale propensione ad analizzare la realtà secondo criteri che ci risultano più funzionali e comodi. Non si tratta di un’abilità, intesa come capacità e grado di bravura nello svolgere una determinata attività o compito, bensì della maniera attraverso cui preferiamo utilizzare le abilità di cui siamo dotati. Non possediamo un unico stile cognitivo, bensì un profilo di stili di pensiero diversi: esistono infatti diverse tipologie di stili cognitivi.
C’è chi predilige in primis una visione d’insieme di uno stimolo per poi spostarsi verso i particolari, chi invece privilegia la percezione dei dettagli che solo in un secondo momento vengono collegati al quadro di riferimento generale, chi è propenso ad una rappresentazione visuo-spaziale ed iconica, per immagini e schemi, chi è più orientato ad uno stile linguistico e sonoro, attraverso l’esposizione orale e i riassunti. Alcuni di noi tendono ad analizzare procedendo a piccoli passi in modo graduale, così da prendere in considerazione tutti i dettagli, mentre altri cercano di arrivare alla soluzione per prove ed errori, formulando delle ipotesi da confutare o confermare. Chi è più impulsivo utilizza tempi decisionali brevi per svolgere un compito, mentre chi è più riflessivo ricorre a tempi decisionali più lunghi. Qualcuno tende a mescolare le nuove e le vecchie informazioni, condensando i contenuti già noti e le novità, altri sono in grado di diversificare e mantenere distinti i vari elementi. Possiamo avere un approccio conoscitivo principalmente fondato sulle informazioni visive, oppure un approccio che si basa sulla manipolazione.
C’è chi è aperto al cambiamento ed è favorevole a sperimentare nuove soluzioni sfruttando le specifiche potenzialità del contesto, chi preferisce invece ricorrere a strategie già consolidate e utilizzate precedentemente, chi utilizza schemi di ragionamento lineari e convenzionali, e chi si avvale di schemi più creativi e originali. Alcune persone amano creare, progettare, decidere autonomamente e fare le cose a modo proprio, altre si sentono più a loro agio nell’aderire alle regole indicate e ricevere istruzioni da seguire su cosa fare e come farlo; qualcuno tende a stabilire delle priorità, decidendo in modo organizzato e sistematico come collocare le proprie risorse, qualcun altro risulta motivato da vari obiettivi che percepisce di uguale importanza. Gli estroversi amano lavorare in gruppo, chi è più riservato preferisce lavorare da solo.
Ogni individuo è unico, con un mondo interiore ricco di sfaccettature e questa diversità cognitiva è una risorsa incredibile: riconoscerla, comprenderla ed abbracciarla è fondamentale per sviluppare un metodo di apprendimento personalizzato ed identificare le strategie più efficaci. Gli stili cognitivi influenzano notevolmente l’apprendimento e lo svolgimento di compiti, ecco perché è fondamentale tenerli in considerazione e non trascurarne il ruolo. La componente cognitiva è fondamentale, ma altrettanto importanti sono la componente psicomotoria e quella emotiva: l’apprendimento deve realizzarsi all’interno di un contesto emozionale positivo.
Questo perché l’apprendimento, che è un processo che ha luogo nel corso del tempo e attraverso il quale credenze, modi di vedere il mondo e le abilità cambiano, deve essere significativo: non sarà realmente tale se non è in grado di mantenersi nel tempo ed adattarsi a nuovi contesti. E per far sì che sia significativo, chi apprende deve essere emotivamente sereno.
Cosa si intende per apprendimento significativo? L’apprendimento può avvenire in due modi: per ricezione o per scoperta. Nel primo caso l’informazione perviene direttamente dall’insegnante e per cui l’atteggiamento dello studente sarà passivo, nel secondo caso è lo studente che, da solo o sotto la guida dell’insegnante, arriva a scoprire i concetti. Le informazioni acquisite nell’uno o nell’altro modo possono essere mentalmente incorporate meccanicamente, cioè per pura memorizzazione, o in modo significativo cioè mettendole in relazione con le conoscenze preesistenti, inglobandole quindi in una rete concettuale. Le mappe concettuali aprono la strada all’apprendimento significativo in quanto rappresentano la struttura concettuale entro la quale si va a collocare un nuovo concetto. Costruire ed arricchire la mappa dei concetti e delle relazioni che li legano può risultare molto stimolante e favorire la scoperta di nuovi concetti e nuove relazioni: si tratta di imparare ad imparare. Quando parliamo di mappe, pensiamo a una rappresentazione grafica più o meno accurata di un territorio, che consenta di leggerlo e di orientarsi. Le mappe, tuttavia, possono anche rappresentare il nostro pensiero: esse, infatti, si possono costruire per raffigurare il modo in cui ciascuno di noi organizza e rielabora le idee e per prenderne consapevolezza. Attraverso le mappe concettuali si arriva a mettere in relazione le nuove conoscenze con quelle già possedute e a visualizzare i concetti chiave relativi a un certo argomento e i legami logici che li connettono.
Sviluppare un metodo di studio personalizzato è la chiave per sbloccare il potenziale di apprendimento di ogni bambino e ragazzo: identificare il suo stile di apprendimento, promuovere l’impiego delle risorse digitali, creare un ambiente di studio favorevole e adattare continuamente la strategia in base alle sue esigenze, con una pianificazione mirata ed un approccio che sia il più idoneo per lui, gli consente di trasformare le sue capacità di studio e di raggiungere livelli di successo scolastico. Come scrive Pennac: “ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia“. Si tratta di una sfida ambiziosa per psicologi ed educatori, cui spetta il compito di strutturare metodi e strumenti didattici personalizzati e non eccessivamente standardizzati e rigidi, stimolando interesse e motivazione e valorizzando punti di forza, talenti ed inclinazioni personali.
Ma come? Ne parliamo con il team del Percorso DSA e metodi di studio Lilium, GIOVEDì 23 MAGGIO ALLE ORE 17.00 in via Roma 62 presso Lilium Spazio Medico. L’evento è gratuito, aperto a educatori, insegnanti, genitori, nonni e tutti coloro che hanno a cuore l’educazione di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie. Per prenotarsi: eventi@spaziomedico-lilium.it